A Cristian FILIPPELLI
In occasione del venticinquesimo compleanno

Appena ricuciti i legamenti
ci siamo tutti stretti a te intorno.
Noi siamo stati qui tutti impazienti
ad aspettare tosto il tuo ritorno.
A questo punto altro non ci resta
che tributarti 'na duplice festa. 

La prima perché sei uscito indenne,
da una rocambolesca acrobazia,
solo perché il professor ritenne
di praticar mirata terapia.
Vegliato notte e giorno dalla mamma,
la cui presenza sdrammatizza il dramma.

Il palo della luce non ti piace
e con la retromarcia l'hai divelto.
Il marciappiedi non lo lasci in pace,
vuoi che lo spartitraffico sia tolto.
La strada è larga e lunga vai su quella,
calmo e tranquillo che la vita è bella.

Passiamo alla seconda ricorrenza,
quella che maggiormente ci sta a cuore.
Venticinquanni fa, la tua presenza,
proruppe in questo mondo con ardore.
Possa tu viver sempre in armonia
senza malanni, felice ed in allegria. 

Di tempo n'è trascorso da quel giorno
in cui dicevi: "Togliti il pappotto".
Giocar volevi e mi giravi intorno.
Ora sei diventato un giovanotto.
Aspettano da te soddisfazioni,
vita serena e valide emozioni.

Ed ora, insieme a tutti questi amici,
ti auguro di cuore ogni bene,
unitamente ai tuoi, saran felici,
gli anni futuri, gai e senza pene,
senza malanni, insieme ai tuoi cari,
brindiamo a te ed ai tuoi famigliari.   

             Igino

Poesia