Ad Ennio CLAUSI
In occasine del pensionamento

Dopo infinite, generose offerte,
finalmente pur Ennio se n'è andato.
Dopo vent' anni di pene sofferte,
siamo arrivati al giorno del commiato
senza nemmeno aver soddisfazione
di maneggiare qualche milione.

Non sò da dove devo cominciare,
perché la storia tua è anche mia.
I miei ricordi andrò a elaborare
e ti dirò anche qualche ciotìa.
ma d'episodi ce ne sono tanti
che non riesco a dirli tutti quanti.

Da altri lidi qui sono approdato.
Ed in principio, devo dire il vero,
io mi sentivo solo e spaesato.
Mi serviva un amico sincero
a cui fare delle confidenze.
Perciò cercavo nuove conoscenze.

E mentre si girava a manca e a dritta,
unitamente a Giovanni Santoro,
ci ritrovammo in quel di Pietrafitta
da Ennio, che ci offrì un gran ristoro:
cotolette panate con patate,
salsicce, capicolli e soppressate:

Mentre si dava, all'appetito, sfogo.
venne a trovarci il compare Indrieri:
un amicone, veramente togo.
Tutti brindammo, con colmi bicchieri
di vino ch'era la fine del mondo,
al cibo di ciò ch'è più bona al mondo.

E in questa circostanza io ho trovato
ciò che cercavo, l'amico del cuore.
E nella stessa sera, forse il fato,
mi ha fatto riscoprir anche l'amore,
ma poi svanì, per colpa di quel tale,
che fece dichiararmi in ospedale.

Dalla fonte di giugno alla stazione
e poi, di nuovo, intorno ai palazzi,
la gente che guardava 'sta funzione,
certamente ci avrà preso per pazzi.
Ma noi parlavamo con fervore
delle avventure e del perduto amore.

L'ultimo treno da Vecchia Stazione
e il primo treno alla Stazione nuova
li ha scortato, con tanta emozione,
Clausi Ennio, e ne ho la prova.
Tutto è registrato sull'emme ottanta,
che conservo con gelosia tanta.

L'ho spronato a fare la carriera
del Viaggiante, per cui era portato.
Per far sì che non fosse una chimera,
si è accuratamente preparato.
Risarcimento danni, nientemeno,
mi ha chiesto, perché guadagnava meno.

Agli esami mi sono fatto vivo,
facendogli raccomandazione:
"Ragazzo preparato ed ha al suo attivo
molte giornate di Distribuzione".
Non l'avessi mai fatto! Quei fetenti
divennero con lui più esigenti.

Coppia fissa con Gaetano Brusco
la notte si faceva tavolata,
sazizza, soppressata e un buon lambrusco
rendeva meno dura la nottata.
E la mattina davansi da fare
per coprire i servizi e concordare.

Un giorno, andando verso la Stazione,
m'imbattei in un comune amico,
e mentre si era in conversazione,
gli domandai ciò che or vi dico:
"Sai dirmi chi ci sta dietro a quel vetro
in Distribuzione"? "C'è Di Pietro"!

Un altro giorno, ci telefonammo,
per concordare un appuntamento.
Poco dopo, infatti c'incontrammo,
nella saletta d'intrattenimento.
C'era Schumacher in televisione,
ed Ennio era assorto in tal visione.

Ciao, gli dissi, e ciao mi rispose,
questo il dialogo che ci fu fra noi,
tranquillo, restò lì, non si scompose,
mentr'io, attesi più di un'ora e poi,
poiché dovevo far tant'altre cose,
ciao, gli dissi e ciao mi rispose.

Da Clausi c'è stato un cambiamento
nel campo dell'organizzazione.
Nella è occupata nell'insegnamento,
mentr' Ennio, nella nuova posizione,
deve imparare ad aggiustare i letti,
a cucinare ed a lavare i piatti.

Circondato da tutti questi amici,
intervenuti a questa festa bella,
vi auguro di vivere felici,
unitamente alla moglie Nella,
ai figli, Alessandro e nipotino,
grande simpaticone Renatino.

Igino Di Tommaso

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