A Giovanni DELFINO

Nel giorno della festa di commiato


Circondato da amici e da colleghi,
pulitamente, vai in pensione,
di quelli che rimangon te ne freghi!
Col servizio non hai più relazione.
La vita ferroviaria non rimpiangi,
chiedilo, pure, al Cavaliere Gangi.

Giovanni, quieto, calmo, intelligente,
ha svolto il suo lavoro senza chiasso,
sempre garbato, mai prepotente,
ma non si è fatto fare mai fesso.
Se qualcosa a volte non andava,
lui puntualmente mi relazionava.

Or che passato sei ai nostri ranghi,
perfino il sole sembra più splendente.
E i giorni sembreranno assai più lunghi,
e il mare si presenta più lucente.
In tecnicolor è l'universo
e il cielo apparirà sempre più terso.

Più non t' alzi alle ore "sei e mezza"!
Che brutto orario, non per tua scelta,
ora potrai dormire, che bellezza!
E non dovrai vestirti più alla svelta.
L'augurio che ti faccio, in questo giorno,
è di alzarti, sempre, a "mezzogiorno".

Le scelte fatte sono state buone.
Due anni in più, ti hanno regalato
più esperienza e tanta delusione.
Con la famiglia or godi, pensionato,
adesso ti diverti e ti consoli,
con pasta fatta in casa e ravioli.

Igino Di Tommaso

 

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