La Mamma
(Nel dì della sua festa)


Mammina cara, oggi è la tua festa,
vorrei regalarti tante cose:
un cappello che adorni la tua testa,
unitamente a un fascio di mimose,
un brillante color verde tempesta,
un profumo di terre misteriose.
Perché, per me, bellissima tu sei,
e ancor più affascinante io ti vorrei.

Tesoro mio, amore mio diletto,
apprezzo il tuo generoso gesto,
la tua dimostrazione di affetto,
di stima, simpatia e tutto il resto.
Ma ciò che veramente io m'aspetto
da te è un'altra cosa, non è questo,
Se tu mi vuoi veramente bene
stammi a sentir che forse ti conviene.

Voglio che tu sia buono ed ubbidiente
onesto, altruista ed affettuoso,
che tu possa aiutare tanta gente
ed essere leale e rispettoso.
Il disertar la scuola è malamente,
esser tu possa assiduo e studioso.
Questo, per me, è il più gradito dono,
a sognar ciò, felice m'abbandono.

E mi rivolgo a tutte le persone,
che nella vita, han modo d'incontrare
i figli miei, e nell'occasione,
d'aver cura di loro e di pensare,
che a casa c'è una mamma, sul balcone,
che li aspetta, nell'ora di tornare.
Per cui, non osate far del male
ai figli miei. Ciò che vi chiedo è tale.

Ma se malvagità state tramando
a scapito di essi, riflettete:
la mamma dei miei figli sta aspettando,
farla attendere invano, non potete.
Se ancora, far del mal, state pensando,
la mente a mamma vostra rivolgete,
vedrete, ch'essa, giammai approverà,
e con il suo sguardo vi dissuaderà.

Igino Di Tommaso

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