FUORI LUOGO


Il pieno di verde
che di verde non ha
nemmeno il colore.

E via nel traffico.
Anidride sempre più solforosa.

Rumore, nevrosi e fretta
tanta fretta
l’umanità contemporanea.

Perché
ho preso questa strada?
Non avevo scelta!

D’improvviso
davanti a me,
due bambini
sul retro di un’ape
giocano fra loro…
beati loro!

E ridono
divertiti,
senza cura della vita
impazzita…
intorno.

Rossi sulle guance
come i fiori
di questa primavera.
Gioiosi,
orgogliosi delle loro
magliette sdrucite
e colorate.

Vorrei avere
con me
una macchina fotografica,
per non
dimenticarmeli più!

Vorrei averla
e non ce l’ho,
ma li porterò,
per questa giornata,
dipinti nei miei occhi.

Li porterò
in un tempo dove avevo
la loro ingenuità…
ignara del traffico
della vita,
perché mi insegnino
a cambiare strada!